Icardi e Wanda, maschere di Carnevale

Icardi e Wanda, maschere di Carnevale

9 Marzo 2019

Il rischio della popolarità, come in molti altri ambiti della vita, è quello di esagerare, di andare lunghi. C’è una misura nelle cose, ci raccomandavano i padri. Per un calciatore, per esempio, c’è un primo tratto di salita, impegnativo, che lo porta a staccarsi dal gruppo e a diventare una icona riconoscibile, una figurina dell’album, più in generale, a passare il traguardo della fama. Ma, oltre quel traguardo, la corsa non è finita. Il calciatore deve sforzarsi di mantenere in equilibrio il personaggio che è diventato con la persona che è sempre stata, perché se esagera, se va lungo e il personaggio cresce troppo a discapito della persona, la figurina, venerata da piccoli e grandi, rischia di trasformarsi in una caricatura risibile, in una maschera da carnevale.
E’ quanto è successo a Mauro Icardi e a sua moglie Wanda Nara.
I primi a cogliere il passaggio del confine, da figurina a caricatura, sono stati Valentino Rossi e la sua fidanzata Francesca che si sono travestiti da Mauro e Wanda, ridotti appunto a due maschere, come Arlecchino e Colombina, Big Jim e la Barbie.
Un lampo di lucidità, un colpo di genio tipico del campione. Valentino riconosce un’autostrada da sorpasso dove tutti vedono soltanto uno spiraglio minimo tra cordolo e moto. Allo stesso modo ha colto l’attimo esatto del distacco della coppia interista della realtà, il momento in cui si sono sollevati da terra come due palloncini.
Mauro ha smesso di essere il cannoniere, poi il capitano, infine un giocatore dell’Inter. La figurina si è scollata dall’album. Wanda ha smesso di fare l’agente e di trattare con Marotta. Entrambi, sospesi dalle rispettive professioni, si sono ritirati in un’esistenza solamente virtuale, esposti costantemente sui social, non più calciatore e manager, ma unicamente coppia. Una coppia così esagerata, nell’esposizione e nelle esternazioni, da diventare caricaturale, perché la caricatura, per costituzione, enfatizza i lineamenti.
Lui con troppi tatuaggi, lei con più curve del G.P. di Ungheria, esposti con il solo scopo di apparire e sorridere, come capita appunto alle maschere di carnevale, che non hanno un vero mestiere e un mondo reale di riferimento. Mauro e Wanda a Milano, come Meneghino e la Cecca.
Valentino Rossi, in maglia a strisce nerazzurra e capelli leccati, accanto alla sua Francesca, bionda con prosperoso petto, hanno colto felicemente la trasformazione. Lui, in tenuta da gioco, appare ancora più vulnerabile e in balia della moglie fatale.

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